Imposte dirette
07 Settembre 2024
Le recenti sentenze della Corte di Cassazione e della Corte di giustizia tributaria del Piemonte offrono nuove indicazioni sulla qualificazione fiscale delle cessioni di opere d'arte e beni d'antiquariato effettuate da privati, con particolare attenzione all'impatto delle vendite online.
Due recenti sentenze (Cass., sent. n. 6874/2023 e C.G.T. Piemonte, sent. n. 291/2024) offrono importanti indicazioni per orientarsi in questo complesso scenario.
La sentenza della Corte di Cassazione n. 6874/2023 si è focalizzata sulla qualificazione fiscale delle cessioni di opere d’arte, fornendo una serie di criteri per distinguere tra collezionismo, speculazione occasionale e attività d’impresa. La Corte ha sottolineato l’importanza dell’abitualità e della professionalità nell’esercizio dell’attività di compravendita per qualificare l’attività come d’impresa.
Successivamente, la sentenza della Corte di giustizia tributaria del Piemonte n. 291/2024 ha affrontato un caso specifico riguardante la cessione di beni d’antiquariato ricevuti in eredità.