Estero
07 Gennaio 2025
Con una nuova sentenza si è affermato che anche un semplice consiglio sul corriere rende il venditore responsabile delle accise nello Stato di destinazione.
La Corte di Giustizia UE, con la sentenza 19.12.2024, causa C-596/23, ha stabilito un nuovo importante principio in materia di accise nelle vendite a distanza. Secondo la Corte, quando un venditore online “influenza” la scelta del corriere da parte del cliente, diventa “responsabile del pagamento delle accise nello Stato membro di destinazione dei beni”, a prescindere dal fatto che organizzi direttamente il trasporto.
La disciplina si basa sulla Direttiva UE 2020/262, che ha sostituito la Direttiva UE 2008/118, mantenendo invariato il principio secondo cui “l’accisa è esigibile nel territorio di destinazione quando il trasporto è effettuato, direttamente o indirettamente, dal venditore” (art. 44, par. 3, Direttiva UE 2020/262).