Revisione e controllo

09 Novembre 2024

Un sindaco del MEF nelle società percipienti fondi pubblici

L’art. 112 della bozza di legge di Bilancio 2025 prevede la nomina di un membro ministeriale nei collegi sindacali di ente o società che percepisca un contributo pubblico di 100.000 euro.

Con la nuova legge di Bilancio arriva l’obbligo per le società che ricevono contributi pubblici di avere un rappresentante del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) nei collegi sindacali. La finalità di tale disposizione è quella di intensificare le funzioni di controllo e monitoraggio delle finanze pubbliche, assicurando che i fondi erogati vengano gestiti in maniera corretta, così da evitare sprechi e assicurando che le risorse siano utilizzate per gli scopi per i quali sono stati erogati. Con l’adozione di questa misura, recita la norma, si migliorerà la trasparenza e verrà garantito l’utilizzo dei contributi statali in conformità agli obiettivi stabiliti a livello nazionale ed europeo.

L’obbligo della nomina dovrebbe ricadere su tutte le S.p.A., le cooperative, le fondazioni o le associazioni che ricevano almeno 100.000 euro annui di contributi statali sotto qualsiasi forma di finanziamento pubblico. L’obbligo non riguarda le società controllate e le società partecipate da Regioni ed enti locali.

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