Imposte dirette
24 Ottobre 2024
La tassazione diretta delle plusvalenze dei beni strumentali con quella indiretta relativa alla cessione delle relative partecipazioni non basta per una piena ristrutturazione impositiva del reddito di lavoro autonomo.
La norma, che continua a essere menomata di specifica previsione impositiva nel caso di cessione del compendio patrimoniale appartenuto al lavoratore autonomo da parte dei suoi eredi, è l’art. 67, c. 1, lett. h-bis) del Tuir, la quale connota come manifestazione di reddito diverso la sola cessione anche parziale delle aziende acquisite dagli eredi dell’imprenditore ai sensi dell’art. 58 del Tuir, mentre non prevede analoga rilevanza impositiva in ordine alla cessione dell’organizzazione patrimoniale del professionista deceduto da parte dei propri eredi e nonostante nell’art. 54 del Tuir siano state previste come fiscalmente rilevanti le plusvalenze per destinazione a finalità estranee all’esercizio dell’arte o della professione.
Si tratta di una perdurante omissione impositiva che necessita di maggiore coerenza al fine di eliminare distorsivi salti d’imposta ancora oggi non sanati e non rimediabili attraverso forme d’interpretazione analogica o di orientamento costituzionale, essendo sempre precluso all’interprete andare oltre la chiara lettera legislativa del principio costituzionale della riserva di legge (art. 23 Cost.).
A tal proposito si ritiene necessario anche sottolineare, proprio per l’evidente congiunzione della tematica in esame, come il medesimo effetto distorsivo persista anche nel comparto Iva.