Approfondimenti in diritto del lavoro e amministrazione del personale. Aggiornamenti di tutti i contratti collettivi nazionali, contributi previdenziali e gestione delle diverse tipologie dei rapporti di lavoro.
Diritto del lavoro e legislazione sociale
07 Giugno 2024
Licenziamento giustificato anche senza gravità: lo dice la Cassazione
Sentenza rivoluzionaria della Corte Suprema: per i dirigenti, il venir meno della fiducia è sufficiente per la legittimità del recesso, anche senza una giusta causa. Vediamo quali saranno i cambiamenti nei rapporti di lavoro.
Paghe e contributi
07 Giugno 2024
Decreto Coesione, le novità in materia di lavoro
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. 60/2024, c.d. “decreto Coesione”, recante misure a sostegno dell’avvio di attività imprenditoriali e/o libero professionali ed esoneri contributivi a favore di assunzioni stabili e reinserimenti nel mondo del lavoro.
Diritto del lavoro e legislazione sociale
06 Giugno 2024
Tempestività cruciale nelle contestazioni disciplinari
La Corte di Cassazione conferma l'importanza di una gestione disciplinare rapida e aderente ai principi di buona fede e trasparenza nel contesto lavorativo.
Diritto del lavoro e legislazione sociale
06 Giugno 2024
Attenzione all’indicazione del diritto di precedenza nel contratto
Il datore di lavoro che non richiama espressamente il diritto di precedenza nel contratto rischia di dover risarcire il danno al lavoratore, anche stagionale. Una recente pronuncia della Cassazione chiarisce le conseguenze di tale inadempimento.
Diritto del lavoro e legislazione sociale
06 Giugno 2024
No all’uso dei dati del Telepass senza informativa al dipendente
Con ordinanza n. 15391/2024, la Corte di Cassazione ha stabilito che il datore di lavoro non può utilizzare a scopi disciplinari i dati trasmessi dal Telepass dell’auto aziendale in assenza di apposita informativa al dipendente.
Diritto del lavoro e legislazione sociale
06 Giugno 2024
Denigra l’azienda sui social dopo reintegra: licenziamento legittimo
La Corte di Cassazione afferma che il lavoratore che denigra la propria azienda su Facebook successivamente alla reintegra e prima dell’effettiva ripresa dell’attività lavorativa è punibile con il licenziamento per giusta causa.