Diritto del lavoro e legislazione sociale

21 Giugno 2024

Somministrazione, appalto e distacco illeciti: le nuove sanzioni

Con la nota 18.06.2024, n. 1091 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha fornito le prime indicazioni in merito alle novità recentemente introdotte dal c.d. Decreto PNRR. 

L’INL, con la nota 18.06.2024, n. 1091, ha diramato le prime indicazioni in riferimento alla nuova disciplina sanzionatoria in materia di somministrazione, appalto e distacco illeciti, soffermandosi con particolare attenzione sulla recidiva e sulle fattispecie di sfruttamento dei minori. Si ricorda che l’art. 29, c. 4 D.L. 19/2024, convertito con L. 56/2024, ha rafforzato il sistema sanzionatorio applicabile alle fattispecie di appalto irregolare, nonché alla somministrazione non autorizzata, irregolare e fraudolenta, modificando gli artt. 18 e 29 D.Lgs. 276/2003. La novità più significativa riguarda la riconducibilità delle violazioni nell’ambito penale (dopo la depenalizzazione operata dall’art. 1 D.Lgs. 8/2016).

Con specifico riferimento alla somministrazione abusiva di lavoro, l’esercizio non autorizzato delle attività di somministrazione è ora punito con la pena dell’arresto fino a un mese o dell’ammenda di 60 euro per ogni lavoratore occupato e per ogni giornata di lavoro. Se non vi è scopo di lucro, è previsto l’arresto fino a 2 mesi o l’ammenda da 600 a 3.000 euro.

L’INL segnala che, per la corretta determinazione dell’importo delle ammende da applicare in fase di contestazione delle violazioni, occorre tenere in considerazione quanto disposto dall’art. 1, c. 445, lett. d), n. 1 L. 145/2018. Detta disposizione è stata parzialmente modificata dal D.L. 19/2024, con l’aumento dal 20% al 30% degli importi della c.d. “maxisanzione per lavoro nero”, confermando l’incremento del 20% già previsto per le fattispecie di cui all’art. 18 D.Lgs. 276/2003. Pertanto, la maggiorazione si applica anche ai nuovi importi delle ammende previste dal D.L. 19/2024.

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