Paghe e contributi
09 Gennaio 2024
Prosegue l’evoluzione dei servizi Inps che, con il messaggio 29.12.2023, n. 4718, ha annunciato la pubblicazione di 2 simulatori per il calcolo delle sanzioni civili dovute per l’omesso o ritardato versamento dei contributi e del piano di ammortamento per la dilazione dei debiti contributivi.
Con messaggio 29.12.2023, n. 4718 l’Inps ha comunicato la realizzazione di due nuovi servizi di simulazione interattiva che consentono di calcolare le sanzioni civili dovute per l’omesso o ritardato versamento dei contributi (Calcolo Sanzioni Civili) e il piano di ammortamento per la regolarizzazione mediante rateazione dell’esposizione debitoria (Piano di ammortamento).
Lo strumento “Simulatori: calcolo sanzioni civili e piano di ammortamento” è disponibile all’utente accedendo senza autenticazione, tramite il percorso: “Imprese e Liberi Professionisti” > “Esplora Imprese e Liberi Professionisti” > “Strumenti” > “Simulatori: calcolo sanzioni civili e piano di ammortamento”, oppure, digitando “Simulatori: calcolo sanzioni civili e piano di ammortamento” nel campo di ricerca testuale nella homepage.
Il servizio consente l’accesso a due distinte sezioni: la prima, a uso dei contribuenti che abbiano omesso di versare o che hanno pagato in ritardo l’importo dei contributi rispetto alla data di scadenza legale, consente di calcolare le sanzioni civili dovute per l’omesso o ritardato versamento dei contributi nella misura della morosità o dell’evasione (art. 116, c. 8, lett. a) e b) L. 388/2000) dalla data di scadenza legale alla data della simulazione; la seconda sezione consente l’accesso a un simulatore per il calcolo del piano di ammortamento per la regolarizzazione mediante la rateazione dell’esposizione debitoria.
Tramite quest’ultima funzione è possibile calcolare l’importo delle rate, fino a 24, maggiorato degli interessi di dilazione, per la regolarizzazione mediante rateazione del debito per contributi e sanzioni civili.
Al momento dell’accesso al simulatore per il calcolo delle sanzioni civili, la procedura chiede di selezionare la gestione di riferimento (aziende con dipendenti o Gestione separata – committenti), gli importi dovuti e la data di fine calcolo; infine, è necessario indicare l’origine del debito (omissione contributiva, indebita compensazione o nota di rettifica). Procedendo con il calcolo, il servizio fornisce il riepilogo con il dettaglio delle sanzioni e consente di avviare direttamente la procedura che genera il piano di ammortamento fino a un massimo di 24 rate, con l’importo di ogni rata, distinto per quota capitale, interessi e indicazione del debito residuo progressivo.
L’Istituto specifica che l’esito del calcolo è puramente indicativo potendo subire variazioni in ragione dei dati inseriti e di altri elementi quali, ad esempio, l’importo dei contributi, la modifica del tasso d’interesse di riferimento della BCE successivamente alla data della simulazione. Ovviamente, per procedere all’effettiva rateizzazione dei debiti contributivi, occorre trasmettere la domanda di dilazione amministrativa con le consuete procedure, poiché i nuovi servizi hanno esclusivamente lo scopo di orientare il contribuente verso la regolarizzazione della propria posizione.