Diritto del lavoro e legislazione sociale

03 Gennaio 2025

Sicurezza sul lavoro, al via il primo Piano integrato

Con il D.M. Lavoro 17.12.2024, n. 195 è stato approvato per la prima volta il “Piano integrato per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

La sicurezza sul lavoro abbandona la sua veste di mero adempimento normativo e assume un nuovo valore fondante in ogni contesto, dalla vita quotidiana, allo studio e al lavoro: questo lo scopo del nuovo piano, approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il piano è operativo dal 1.01.2025 al 31.12.2025 e potrà essere aggiornato per rispondere a nuove esigenze, grazie a un sistema di monitoraggio costante delle attività e di verifica dei risultati.

Questo nuovo strumento nasce dall’esigenza di promozione di azioni e programmi utili al potenziamento della cultura della sicurezza in tutti luoghi, di vita, di studio e lavoro, al fine di superare la concezione della tutela della sicurezza come mero adempimento giuridico.

Il documento propone nuove attività di prevenzione, che saranno coordinate dal Ministero del Lavoro, ma che vedranno il coinvolgimento anche dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, dell’Inail e, per quanto attiene alle campagne informative, dell’Inps: lo scopo è quello di affrontare in maniera innovativa ed efficace il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, attraverso misure di immediata applicazione e attività mirate per specifiche aree di intervento, al fine di contrastare il fenomeno infortunistico e delle malattie professionali.

Nello specifico, si punta a sensibilizzare e formare giovani e lavoratori, sostenere le imprese e rafforzare le tutele (contribuendo concretamente alla lotta al lavoro nero, irregolare e al caporalato); a queste attività saranno, poi, affiancati controlli mirati e coordinati, con l’obiettivo di ridurre il rischio di infortuni e malattie professionali, migliorando la qualità e la sicurezza dell’ambiente lavorativo.

L’attuazione del Piano si articolerà attraverso 5 aree strategiche:

1. iniziative di prevenzione e promozione;

2. campagne informative;

3. programmi dedicati ai giovani;

4. campagne straordinarie di vigilanza;

5. interscambio di banche dati per la vigilanza.

Le 5 aree di intervento, integrate fra loro, permetteranno la creazione di un vero e proprio ecosistema di sicurezza in cui tutte le parti coinvolte (istituzioni, imprese, lavoratori, scuole e comunità) siano parte attiva nel processo di prevenzione.

I risultati attesi dal Ministero del Lavoro sono suddivisibili in 4 macro aree:

1. riduzione significativa di infortuni e malattie professionali. Attraverso controlli più efficaci, formazione mirata e una diffusione capillare della cultura della prevenzione, il Piano mira a un deciso calo degli eventi dannosi, con impatti diretti sull’incolumità e sulla qualità della vita dei lavoratori;

2. maggiore competitività e stabilità delle imprese. Investire in sicurezza non solo previene incidenti, ma rafforza l’immagine aziendale, riduce i costi legati all’assenteismo e migliora la produttività. Ciò rende le imprese più solide e attrattive, a beneficio dell’intero sistema economico;

3. aumento della consapevolezza tra le nuove generazioni. Attraverso iniziative rivolte ai giovani, comprese quelle nelle scuole e nei percorsi formativi, il Piano punta a radicare fin dall’età scolare il valore del rispetto delle norme di sicurezza, creando così futuri lavoratori e datori di lavoro più responsabili;

4. più efficacia della vigilanza e contrasto alle irregolarità. L’interscambio di dati tra gli enti coinvolti consentirà di identificare con maggiore rapidità i contesti a rischio, ottimizzando l’azione ispettiva e garantendo maggiore legalità e trasparenza nei settori produttivi.

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