Imposte dirette
15 Novembre 2022
L’opzione per beneficiare della maxi deduzione sui costi di R&S dovrà essere esercitata nella dichiarazione dei redditi del 2021 che dovrà essere inviata entro il 30.11.2022.
Il D.L. 146/2021, prima, e la legge di Bilancio 2022, poi, hanno profondamente rinnovato lo strumento agevolativo del Patent Box. Oggi non consiste più in una detassazione parziale del reddito riferibile all’impiego di beni immateriali aziendali, ma in una deduzione maggiorata dei costi sostenuti in ricerca e sviluppo e associati ad alcuni intangibles ammessi a beneficiare dell’agevolazione.
Il nuovo regime può trovare applicazione a partire dall’esercizio 2021, per i soggetti con esercizio coincidente con l’esercizio solare, ma è necessario comunicare la propria volontà di beneficiare dell’agevolazione, esercitando l’apposita opzione nella dichiarazione dei redditi riferita, appunto, all’esercizio 2021. A tal fine, è necessario compilare il Quadro OP della dichiarazione, Sezione IV, rigo 21, colonna 1. L’opzione, che è volontaria, ha una durata di 5 anni ed è irrevocabile e rinnovabile.
Poiché si parla di costi di R&S, è bene definire esattamente sia quali attività, sia quali costi sono ammissibili. Le attività ammissibili sono mutuate dalla normativa sul credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design così come descritte nei manuali di riferimento (Frascati e Oslo), e sono: ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica. I costi ammissibili sono, invece: a) spese per il personale; b) quote di ammortamento; c) spese per servizi di consulenza; d) spese per materiali; e) spese connesse al mantenimento dei diritti su beni immateriali agevolati, al rinnovo degli stessi a scadenza, alla loro protezione. Tali spese devono essere riferibili alla creazione e allo sviluppo di: