Accertamento, riscossione e contenzioso
04 Novembre 2024
La pronuncia penale definitiva di assoluzione rileva nei procedimenti tributari pendenti anche se precedente al D.Lgs. 87/2024.
La sentenza penale definitiva di assoluzione è applicabile anche ai procedimenti tributari pendenti nonostante sia pronunciata prima dell’entrata in vigore della nuova norma che prevede la rilevanza delle decisioni penali assolutorie. Lo ha chiarito la Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Lombardia con la sentenza 23.10.2024 n. 2763.
Il caso ha riguardato una contestazione di indebita fruizione di credito di imposta ritenuto inesistente dall’Ufficio (singolarmente sanzionato nella misura del 30% alla stregua di credito non spettante).
Dopo un primo grado di giudizio favorevole all’Agenzia delle Entrate, in sede penale il processo si chiudeva con l’assoluzione dell’imputato dal reato previsto dall’art. 10-quater D.Lgs. 74/2000 per insussistenza del fatto contestato.
In sede d’appello, tra i vari motivi, il contribuente eccepiva la rilevanza dell’assoluzione penale invocando (in assenza al tempo della nuova previsione introdotta dal D.Lgs. 87/2024) l’efficacia del giudicato esterno (art. 654 c.p.p.) dell’assoluzione penale anche nel procedimento amministrativo, in quanto i fatti accertati erano stati ritenuti rilevanti ai fini della decisione penale.