Accertamento, riscossione e contenzioso
14 Febbraio 2025
Il decreto Milleproroghe apre alla riapertura dei termini per la rottamazione-quater: chi ha perso il beneficio per non avere pagato le rate previste potrà ripresentare domanda e accedere a un nuovo piano di pagamento in 10 rate.
In attesa dell’ormai certa “Rottamazione-quinques” prevista per la prossima primavera, la rottamazione-quater potrebbe presto riaprire i battenti per tutti quei contribuenti che, nonostante l’adesione alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali, non sono riusciti a rispettare i termini di pagamento previsti dal piano originario. Un emendamento governativo presentato nell’ambito della conversione in legge del decreto Milleproroghe (D.L. 202/2024) prevede infatti la possibilità di presentare una nuova istanza entro il 30.04.2025, consentendo a chi è decaduto di accedere nuovamente al beneficio.
Questa misura, se approvata definitivamente, rappresenterebbe una novità assoluta rispetto alle precedenti edizioni della rottamazione, poiché non si tratta di una semplice proroga, ma di una vera e propria riapertura con nuove condizioni di adesione. In particolare, il contribuente non potrà semplicemente effettuare il pagamento delle rate scadute, ma dovrà ripresentare una formale richiesta e attendere l’approvazione da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
A oggi, il provvedimento è ancora in fase di discussione e il testo dell’emendamento dovrà essere approvato entro il 25.02.2025. Se l’iter si concluderà positivamente, il nuovo termine per la presentazione della domanda sarà il 30.04.2025.
Secondo il testo dell’emendamento, la riapertura dei termini sarà riservata esclusivamente ai contribuenti che avevano già aderito alla rottamazione-quater ma che, al 31.12.2024, risultano decaduti a causa del mancato, insufficiente o tardivo versamento delle rate previste. Pertanto, non si tratta di una nuova edizione della definizione agevolata aperta a tutti, bensì di un provvedimento mirato a chi aveva già intrapreso il percorso di regolarizzazione ma non è riuscito a completarlo.
Come anticipato, per ottenere il nuovo beneficio, non basterà semplicemente versare gli importi arretrati: sarà necessario presentare una nuova domanda entro il 30.04.2025, seguendo le istruzioni che verranno fornite dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Solo dopo l’accettazione della domanda, il contribuente potrà accedere al nuovo piano di pagamento, che prevede la possibilità di saldare il debito in un’unica soluzione entro il 31.07.2025, oppure di optare per una rateizzazione in 10 tranche con scadenze così articolate:
– 2025: 31.07 – 30.11;
– 2026 e 2027: 28.02 – 31.05 – 31.07 – 30.11.
Rispetto alle precedenti edizioni, questa riapertura rappresenta un cambio di approccio: non si tratta di una semplice proroga dei termini, bensì della necessità di ripresentare la richiesta da zero, con un nuovo iter di adesione e un aggiornato piano di pagamenti. Resta tuttavia una zona d’ombra: il testo dell’emendamento, nella sua formulazione attuale, non menziona esplicitamente gli eventuali contribuenti che non onoreranno la rata del 28.02.2025. Questo potrebbe significare che, in assenza di ulteriori modifiche, chi non sarà in regola con questa scadenza potrebbe restare escluso dalla riapertura della rottamazione.