Paghe e contributi

04 Marzo 2025

Rivoluzione per edilizia industria e cooperative

È stata sottoscritta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Ccnl Edilizia industria e cooperative e tra le varie novità se ne ritrova una di vastissima portata, che introduce la “trasferta nazionale”.

In data 21.02.2025 le Parti Sociali hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Ccnl Edilizia industria e cooperative.

Tra le varie novità introdotte si pone l’attenzione su un aspetto che, se attuato come indicato, porterà a una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’edilizia: la “trasferta nazionale” con conseguente D.U.E. ossia il modello di Denuncia Unica Edilizia. In parole povere, dopo moltissimo tempo, svariati Ccnl che già lo prevedevano ma senza renderlo mai operativo, richieste molteplici da parte di imprese e soprattutto Consulenti del lavoro, si giunge finalmente alla “trasferta edile nazionale”. Tale novità consentirebbe (e si spera, consentirà) l’uniformità procedurale e comportamentale in rapporto a tutte le Casse edili (di estrazione industria e cooperative) a livello nazionale.

L’introduzione della trasferta nazionale e della denuncia unica sono previste dal 1.10.2025 e la nuova disciplina si applicherà ai cantieri avviati successivamente a tale data. Nello specifico non sarà più vigente l’obbligo di iscrivere l’operaio in trasferta alla Cassa edile del luogo in cui si trova il cantiere in caso di cantieri superiori ai 3 mesi di durata, ma tutti gli adempimenti relativi alla contrattazione nazionale e territoriale si continueranno a indirizzare alla Cassa edile di provenienza, presso cui è iscritto il lavoratore all’inizio della trasferta, la quale erogherà anche le prestazioni spettanti.

A prescindere dalla durata della trasferta l’operaio resta quindi iscritto alla Cassa edile di appartenenza. Frase, quest’ultima, che ogni operatore, ogni impresa e ogni Consulente del lavoro, spera di vedere scritta e attuata da sempre, per uno snellimento assoluto della gestione dei dipendenti edili e per maggiore chiarezza e trasparenza nei confronti dei lavoratori.

Sarà previsto un preventivo adempimento relativo alla comunicazione di avvio del cantiere sia alla Cassa di provenienza che a quella della Provincia dove hanno sede i lavori, ma poi la denuncia sarà inviata alla sola Cassa edile di provenienza. Sarà il sistema a rendere visibile la denuncia anche all’altra Cassa edile.

L’azienda continuerà a pagare le contribuzioni alla Cassa di provenienza e sarà poi il sistema a imputare quanto dovuto alla Cassa di provenienza (contribuzione dei primi 3 mesi della trasferta) o alla Cassa della Provincia ove si svolgono i lavori (contribuzione dovuta dal 4° mese di trasferta).

Sembrerebbe restare invece ancora fermo l’obbligo di riconoscere all’operaio in trasferta l’eventuale trattamento di miglior favore previsto dalla contrattazione integrativa territoriale del luogo dove si svolgono i lavori, ma su questo aspetto si tornerà a seguito di eventuali chiarimenti.

Non resta che attendere in primis la firma definitiva dell’accordo in modo tale che passi da ipotesi a definitivo, in seconda battuta bisognerà verificare se quanto scritto verrà davvero attuato. A quel punto ci sarà da mettere mano ai sistemi operativi e a tutte le procedure fino a oggi in essere, ma lo si farà con la certezza che questo sistema possa migliorare tutto il mondo della gestione dei lavoratori dipendenti in edilizia. La novità avrà sicuramente ricadute positive anche sul sistema di gestione della congruità della manodopera.

Che dire, a volte basta sedersi al fiume e attendere, l’attesa aumenta il piacere.

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