Consulenza aziendale, commerciale e marketing
14 Dicembre 2024
Tanti professionisti oggi si dichiarano stanchi e un po’ delusi dai risultati della propria attività professionale.
Tanti professionisti lamentano una scarsa soddisfazione, a fronte di tanta fatica profusa, che sembra comunque non bastare mai, e oggi ci prefiggiamo di capire i motivi e le soluzioni di questa problematica.
Il primo elemento da avere sotto controllo per poter dire di essere soddisfatti del proprio studio professionale è la capacità dell’attività di generare margini economici. Risulta infatti molto raro trovare professionisti con risultati economici scadenti che si dichiarano soddisfatti della professione.
Al fine di influenzare e migliorare la redditività, la parola chiave è consapevolezza gestionale, perché è questa la principale differenza tra gli studi che vanno bene e quelli che si lamentano.
Gli studi che funzionano economicamente in questo contesto di mercato lasciano pochissimo al caso, prediligendo la pianificazione e il controllo dei risultati, come vera bussola del funzionamento dello studio. Al fine di evitare sforzi inutili, risulta fondamentale saper ricondurre i risultati prodotti alle azioni che ne sono responsabili, dinamica possibile solo in presenza di un sistema di pianificazione e controllo dei tempi, senza il quale risulterà impossibile cambiare modus operandi e di conseguenza i risultati.
Il secondo elemento (non in ordine di importanza) è quello di avere la libertà di disporre del proprio tempo.
Non sai quanti professionisti mi dicono: “A me andrebbe anche bene questo risultato economico, ma desidererei avere più tempo a disposizione”.
La possibilità di disporre del proprio tempo è la conseguenza di una buona organizzazione, condizione senza la quale sarà impossibile realizzarla. Considerando questo punto, e ricordando che tempo e denaro sono 2 facce della stessa medaglia, il sistema di pianificazione e controllo è la condizione di realizzabilità di questo obiettivo. Infatti, consente di potenziare la delega, la responsabilizzazione delle persone e di svolgere valutazioni di convenienza sul modo in cui il tempo viene utilizzato, per migliorarlo.
Il terzo elemento è poter fare quello che si desidera. Sono sicuramente tante le cose che sai e che sapete fare, ma quali ti piacciono veramente? Quali sono maggiormente utili ai risultati economici, professionali e personali che desideri conseguire?
La maggior parte degli studi si è sviluppata acquisendo clienti “passivamente”, attraverso il classico passaparola. Questo è stato meraviglioso fino a che è durato, perché rendeva superflui gli investimenti su comunicazione e marketing. Tuttavia, aveva anche un lato oscuro: il fatto che per accontentare la domanda lo studio si sia dovuto adattare a fare “un po’ di tutto”, tra cui anche attività non in linea con gli obiettivi di “specializzazione” dello studio. Per invertire questa tendenza, l’unico modo è passare a un ruolo attivo nella ricerca dei clienti e nella comunicazione, con azioni che siano coerenti con una progressiva realizzazione di questa strategia competitiva.
Per terminare, L’ultimo elemento necessario per ritrovare il piacere della professione è quello di avere fiducia nel futuro. Non sapere cosa succede domani, fra 6 mesi, fra 2 anni è una situazione difficile da vivere, soprattutto per persone a cui piace avere tutto sotto controllo come i professionisti. È vero, una pianificazione precisa a 2 anni non è facile da fare, ma non sottovalutate l’importanza di un piano per il futuro.
Magari non lo seguirete alla lettera, ma come una mappa per il sentiero che devi intraprendere, ti aiuterà a mantenere la rotta e a valutare quanto rapidamente ed efficacemente stai procedendo verso la meta. Le cose da fare non sono tantissime, proprio per questo risulta importante avviarle e farle bene, ricordando che se l’obiettivo è meritevole, allora la fatica necessaria a conseguirlo sarà ben spesa.