Agricoltura ed economia verde

01 Agosto 2024

Rilancio dell’agricoltura giovanile e femminile

Riparte la misura “Più Impresa” con una dotazione finanziaria di 60 milioni di euro.

La misura “Più Impresa” è dedicata ai giovani e alle donne che intendono subentrare nella conduzione di un’azienda agricola o che sono già attivi in agricoltura da almeno 2 anni e intendono ampliare la propria impresa, migliorandone la competitività con un piano di investimenti fino a 1,5 milioni di euro.

Novità

Le novità di questa edizione riguardano le modalità e i tempi di presentazione delle domande. È infatti possibile predisporre e preconvalidare le domande dal 29.07.2024, mentre la funzione di convalida delle stesse, la cui data è determinante ai fini dell’ordine cronologico con il quale le domande verranno istruite, sarà attiva dal 5.09 al 30.09.2024.

Il processo di presentazione sarà tutto telematico e basterà sottoscrivere digitalmente la domanda in modalità PADES per accedere alla convalida. Tutti i documenti potranno essere caricati sul nuovo portale senza controfirma dell’utente.

I progetti non possono essere avviati prima della data di presentazione della domanda

Per data di avvio dei lavori si intende la data di inizio dei lavori di costruzione relativi all’investimento oppure la data del primo impegno giuridicamente vincolante a ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima. L’acquisto del terreno e i lavori preparatori quali la richiesta di permesso o la realizzazione di studi di fattibilità non sono considerati come avvio dei lavori.

Giovani e donne

Più Impresa” finanzia investimenti fino a 1.500.000 euro attraverso contributi a fondo perduto e mutui a tasso zero per una durata massima di 15 anni, concessi a favore di micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, amministrate e condotte da giovani di età compresa tra 18 e 41 anni non compiuti o da donne.

Ricordiamo che nell’ambito delle politiche di sviluppo del settore agricolo e agroalimentare, ai sensi del D.Lgs. 21.04.2000, n. 185, Titolo I, Capo III (e successive modifiche), Ismea concede mutui agevolati e contributi a fondo perduto per sostenere, su tutto il territorio nazionale, il ricambio generazionale (subentro) e lo sviluppo (ampliamento) delle imprese agricole a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile.

Con il D.M. Agricoltura-Economia 23.02.2024 sono stati definiti i criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni previste dal Capo III del Titolo I del D.Lgs. 185/2000.

Possono beneficiare delle agevolazioni le Pmi in qualsiasi forma costituite, operanti nei settori della produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Le Pmi beneficiarie, anche in seguito all’intervento richiesto, dovranno esercitare esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’art. 2135 c.c.

Dovrà essere, inoltre, rispettato il principio di prevalenza dell’attività agricola principale sull’attività connessa. In seguito all’intervento, l’attività prevalente deve rientrare tra quelle classificate nella sezione A – Agricoltura, Silvicoltura e Pesca – della classificazione Istat delle attività economiche – Ateco.
Le Pmi beneficiarie devono inoltre essere, in termini di quote, a prevalente partecipazione giovanile o femminile ed essere amministrate e condotte da un giovane o da una donna con la qualifica di imprenditore agricolo professionale o coltivatore diretto come risultante dall’iscrizione alla gestione previdenziale agricola.

Incentivi per subentro e ampliamento

Con gli incentivi si supportano le operazioni di subentro e di ampliamento dell’impresa agricola. Per “operazione”:

  • di subentro, si intende la cessione di un’intera azienda agricola da parte di un’impresa cedente nei confronti di un’impresa beneficiaria. La cessione deve implicare il trasferimento della responsabilità civile e fiscale dell’azienda in favore della impresa beneficiaria;
  • di ampliamento, si intende un intervento di miglioramento, ammodernamento o consolidamento della realtà aziendale esistente, così come si presenta al momento della presentazione della domanda di concessione delle agevolazioni.

L’impresa beneficiaria deve risultare già inserita in un contesto di mercato.
Le agevolazioni non sono destinate a imprese in fase di avviamento.

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