Accertamento, riscossione e contenzioso
23 Gennaio 2025
Con la sentenza 19.01.2025, n. 1274 la Suprema Corte avalla la scelta del legislatore di applicare le sanzioni ridotte solo alle violazioni commesse dopo il 1.09.2024.
La recente sentenza della Cassazione 19.01.2025, n. 1274 ha posto fine a un dibattito cruciale nell’ambito della riforma delle sanzioni tributarie, stabilendo la legittimità della deroga al principio del favor rei, avallando la scelta del legislatore di limitare l’applicazione retroattiva delle sanzioni più miti introdotte dal D.Lgs. 87/2024.
Il nodo della questione ruota attorno all’art. 5 del suddetto decreto, che ha circoscritto l’applicabilità delle nuove sanzioni amministrative tributarie, più favorevoli ai contribuenti, alle sole violazioni commesse a partire dal 1.09.2024, creando apparentemente un conflitto con il principio generale sancito dall’art. 3 D.Lgs. 472/1997, che prevede l’applicazione retroattiva della norma più favorevole al contribuente.
La decisione dei giudici di legittimità si fonda su un’attenta analisi del bilanciamento tra interessi costituzionali contrapposti. Da un lato, il diritto del contribuente a beneficiare del trattamento sanzionatorio più mite; dall’altro, l’esigenza fondamentale di salvaguardare gli equilibri di bilancio e la sostenibilità del debito pubblico.