Imposte dirette
26 Agosto 2024
Nel cuore dell’estate 2023 è stata pubblicata la L. 111/2023 (G.U. 9.08.2023), che conferiva al Governo la delega per la riforma del sistema fiscale. Le maggiori attese riguardavano sicuramente la semplificazione.
La legge delega ha impegnato il Governo a adottare, entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge stessa, i decreti legislativi recanti la revisione del sistema tributario, da adottare nel rispetto dei principi costituzionali, nonché del diritto dell’Unione Europea e internazionale.
Fin qui, niente da eccepire: che il nostro ordinamento necessitasse di una profonda rivisitazione era ed è di palese evidenza: troppe norme, spesso astruse se non contraddittorie, una mole di adempimenti che non hanno pari se confrontati con gli altri Stati europei e non solo, una burocrazia che rende faticosissima qualsiasi attività delle imprese e, finanche, dei privati cittadini, una massa di “carta” (stampata o virtuale, poco importa ai fini che qui interessano), ossia modelli, istruzioni e documenti interpretativi talmente corposi da obbligare i professionisti economico-contabili a un lavoro la cui pesantezza e complessità, oltretutto, non è pienamente percepita da chi, di fatto, è da loro assistito.
Riassumendo, sono stati finora approvati 16 provvedimenti, di cui alcuni in forma definitiva, altri in attesa degli ulteriori passaggi necessari alla loro pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, oltre a 4 circolari interpretative. Sullo sfondo, poi, la bozza di ben 9 Testi unici, la cui entrata in vigore è stata già rinviata, peraltro, al 2026.