IVA

24 Luglio 2024

La richiesta di rimborso Iva si prescrive in 2 anni

La Suprema Corte stabilisce che, in assenza di una specifica indicazione nel rigo RX4 della dichiarazione Iva, il diritto al rimborso si estingue dopo un biennio.

La recente ordinanza 1.07.2024 n. 18034 della Corte di Cassazione, sez. V Civile, ha gettato nuova luce su un tema di grande rilevanza: i termini e le modalità di richiesta del rimborso Iva.

La sentenza ribadisce un principio fondamentale nel diritto tributario italiano: la distinzione netta tra domanda di rimborso del credito Iva e richiesta di compensazione dello stesso con altri debiti fiscali. Questa distinzione non è meramente formale, ma ha importanti implicazioni pratiche, soprattutto in termini di prescrizione del diritto al rimborso.

La Corte ha infatti confermato che, in assenza di una chiara e inequivocabile volontà di ottenere il rimborso, manifestata attraverso la compilazione del rigo RX4 nella dichiarazione annuale Iva, si applica il termine di decadenza biennale previsto dall’art. 21, c. 2 D.Lgs. 546/1992, e non il termine ordinario di prescrizione decennale.

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