Accertamento, riscossione e contenzioso

16 Maggio 2024

Richiesta di rateizzazione della cartella interrompe la prescrizione

Con l’ordinanza 8.04.2024 n. 9242, la Corte di Cassazione chiarisce che la richiesta di rateizzazione del debito fiscale interrompe la prescrizione, anche se non costituisce una vera e propria acquiescenza del credito della società di riscossione.

Il recente orientamento della Corte di Cassazione ha evidenziato che la semplice richiesta di rateizzazione da parte del debitore interrompe il corso della prescrizione del debito stesso, anche in assenza di una piena accettazione del credito, stabilendo così un principio giuridico di rilevante impatto per debitori e creditori.

Il caso in esame vede contrapposti una società di riscossione e il fallimento di una Srl, nella figura del curatore fallimentare: la società di riscossione censura la sentenza dei giudici di merito perché negava la validità degli atti interruttivi della prescrizione ai pagamenti rateali da essa documentati attraverso la produzione di estratti di ruolo inerenti a ciascuna cartella / avviso di addebito, insieme a un prospetto riepilogativo.

La società di riscossione rileva che, come evincibile da tali documenti, i pagamenti erano stati eseguiti dalla società (poi fallita) a seguito dell’accoglimento delle istanze di rateizzazione presentate e che il giudice ha, da un lato, erroneamente ritenuto tali estratti privi di valenza probatoria in mancanza di produzione dell’accordo di rateizzazione e, dall’altro, ha affermato che, perché possa ritenersi integrato un atto interruttivo di riconoscimento del debito, è necessaria un’espressa manifestazione di volontà, laddove è invece sufficiente che il debitore abbia consapevolezza del debito e ponga in essere una condotta incompatibile con la volontà di disconoscerlo.

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