Bandi, agevolazioni, bonus, contributi a fondo perduto
08 Febbraio 2022
Il Presidente di Confedilizia di Piemonte e Valle d’Aosta, Pier Paolo Bosso, in un articolo apparso su “Confedilizia Notizie” di Gennaio 2022 ha sintetizzato in modo chiaro i rischi molto rilevanti che si corrono se ci si avventura nella selva dei superbonus edilizi, iniziativa che, diciamolo apertamente, presenta rischi economici sempre più alti dopo che Ministero delle Finanze e Guardia di Finanza hanno scoperto indebite richieste di detrazioni fiscali.
Il legislatore ha reagito con il D.L. 157/2021, poi trasfuso nella Legge di Bilancio 2022, con interventi che non possono non indurre preoccupazione per i lavori che potranno rientrare nei futuri controlli dell’Agenzia delle Entrate.
Le “colpe” di questa restrizione legislativa e della conseguente incertezza applicativa possono essere così ascritte:
Chi frequenta assemblee condominiali sa che le uniche domande che si pongono i condomini riguardano la quota di spese che rimane a loro carico e se qualche fornitore concede lo sconto in fattura viene generalmente preferito anche se offre condizioni meno convenienti.
Sono colpevoli superficialità che rischiano di costare care, specialmente ora che lo Stato ha deciso di porre limiti agli abusi.
Questi concorsi di colpa di ognuno degli attori coinvolti saranno oggetto di lunghi contenziosi, dello scaricabarile e delle reciproche azioni di rivalsa in caso di revoca (totale o parziale) delle detrazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
A farne le spese potrebbero essere non solo i committenti, ma anche i piccoli imprenditori edili che si sono buttati a capofitto nell’avventura dei bonus edilizi senza una adeguata struttura e preparazione, dimenticando che, per una sana gestione aziendale, i lavori eseguiti devono essere incassati in “denaro” e non con “promesse” di futuri crediti di imposta, subordinati a controlli a posteriori.
E che dire dei professionisti tecnici e amministrativi, alcuni dei quali si sono trovati, incalzati dai clienti, a dover gestire pratiche del tutto nuove, senza la necessaria esperienza, e che potrebbero essere chiamati in causa per negligenza o imperizia.
Se l’Agenzia delle Entrate effettuerà controlli accurati e recuperasse ingenti risorse, ciascuno degli “attori” si riterrà esente da colpe e sarà interessante davvero verificare chi resterà con il cerino in mano.
Quindi, come concludere questa breve considerazione sullo stato delle detrazioni fiscali? Con una massima tratta dalla saggezza popolare: fidarsi è bene e non fidarsi è meglio. Bisogna spesso diffidare, soprattutto di sé stessi.