Paghe e contributi
05 Ottobre 2024
La Corte Suprema stabilisce che la paga durante le ferie deve comprendere tutte le voci retributive, compresi i compensi legati a modalità specifiche di lavoro. Una decisione che rafforza i diritti dei dipendenti e si allinea con la normativa europea.
Caso e decisione della Corte d’Appello – Un recente pronunciamento della Corte di Cassazione, sezione lavoro, ha confermato un principio fondamentale nel diritto del lavoro italiano. Con l’ordinanza 27.09.2024, n. 25850, i giudici hanno stabilito che la retribuzione durante il periodo di ferie deve essere completa, senza tralasciare alcuna voce. La vicenda ha avuto origine da un ricorso presentato da una società a responsabilità limitata contro una sentenza della Corte d’Appello di Napoli.
Quest’ultima aveva riconosciuto a un dipendente il diritto di ricevere, durante le ferie, una paga che comprendesse anche indennità specifiche come quelle perequativa, compensativa e di turno. I giudici di secondo grado avevano basato la loro decisione su principi derivanti dalla giurisprudenza europea e nazionale, sottolineando come l’esclusione di tali compensi potesse scoraggiare i lavoratori dall’usufruire del proprio diritto alle ferie.
Argomentazioni della società ricorrente – La società aveva contestato la decisione, sostenendo che le indennità in questione non dovessero essere calcolate nella retribuzione feriale.