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19 Marzo 2024
Secondo alcune correnti filosofiche il modello individualista predominante, estremizzato dalla società moderna a decorrere dall’avvento della società industriale, sarebbe rappresentativo di un sistema prospetticamente portato all’autodistruzione.
Dal lato economico, l’attuale congiuntura economica porrebbe l’individuo a confronto con la forte spinta esistenziale verso la ricerca di un valido compromesso sociale tra una visione ottimistica spiccatamente di matrice borghese (con logica conseguenza nella potenziale ripresa dei mercati) e lo stato depressivo generato da una possibile eternizzazione della condizione individuale di impotenza storica, percepito normalmente dall’uomo nelle fasi di crisi ed emergenza.
Quotidianamente, in parole povere, il singolo sarebbe alle prese con la contraddizione oggettiva tra la realizzazione progressiva dell’evoluzione tecnico-scientifica portata a compimento nel corso degli ultimi decenni, tale oggi da poter garantire condizioni di vita ottimali, e una realtà planetaria recessiva che, di fatto, attraverso il sensibile peggioramento delle condizioni economiche, sociali ed ambientali, produrrebbe effetti esattamente contrari.
Sul versante socio-esistenziale si rileverebbe per contro una serie di cause fondate su un indiscusso predominio culturale del singolo sulla società, associato e mosso al tempo stesso da uno spiccato desiderio di affermazione individuale che prevaricherebbe ogni forma di rapporto sociale.