Preme innanzitutto rammentare che le società quotate su Euronext Growth Milan non sono tenute, in quanto tali, a rispettare gli obblighi informativi attualmente vigenti a meno che non siano qualificabili come “enti di interesse pubblico” e raggiungano determinate soglie dimensionali. Tuttavia, sono ravvisabili almeno due fattori di interesse ai temi della sostenibilità da parte di queste imprese: in quanto clienti di imprese finanziarie tenute a rendicontare la sostenibilità delle proprie attività e quando appartengono a catene di valore di imprese soggette a obblighi di rendicontazione e due diligence.
Le “Linee Guida per il reporting di sostenibilità delle società quotate su Euronext Growth Milan” si articolano in quattro sezioni:
- principi generali per la redazione della rendicontazione di sostenibilità;
- contenuto del report di sostenibilità;
- processo di formazione del report e profili di governance;
- collocazione del report di sostenibilità.
In prima istanza si evidenzia come l’efficacia della rendicontazione di sostenibilità sia legata alla chiarezza, all’essenzialità dei suoi contenuti e alla comparabilità delle informazioni inserite nei documenti: in questo senso dovrebbero essere privilegiate le informazioni di natura quantitativa che meglio possono esprimere la dimensione statica e il percorso dinamico dell’impresa verso la sostenibilità.
I principi di carattere generale da seguire sono i seguenti:
- informazioni chiave e sinteticità del report: devono essere fornite informazioni chiave sulla politica e sugli obiettivi di sostenibilità dell’impresa, declinati attraverso l’individuazione di KPI significativi. Rispetto ai tre campi tematici in cui si può articolare il documento, le informazioni dovrebbero concentrarsi sui campi ambientali (E) e sociali (S) mentre il profilo governance (G) deve essere inteso come una descrizione qualitativa di come l’impresa riconosce, valuta e gestisce il tema ambientale e sociale;
- nota di sintesi: la prima pagina del report deve contenere una nota di sintesi per consentire al lettore di visionare velocemente il contenuto della sostenibilità dell’impresa;
- doppia materialità: materialità degli impatti e finanziaria. Le valutazioni della materialità degli impatti e della materialità finanziaria sono interconnesse: il punto di partenza è la valutazione degli impatti, un impatto di sostenibilità può essere finanziariamente rilevante fin dall’inizio o divenire tale quando si può ragionevolmente prevedere che influisca sulla posizione finanziaria, sui flussi di cassa, sull’accesso ai finanziamenti o sul costo del capitale dell’impresa nel breve, medio o lungo periodo;
- ambito di estensione delle informazioni: il report di sostenibilità può riguardare non solo l’impresa ma anche le sue controllate;
- periodo di riferimento e comparabilità delle informazioni: è coerente con il periodo di riferimento del bilancio d’esercizio, infatti, per poter essere significative le informazioni da fornire dovrebbero essere comparabili sia nel tempo sia rispetto alle imprese del medesimo settore; il principio deve essere quello della doppia confrontabilità;
- standard di sostenibilità: i report devono essere redatti secondo le metodologie e i principi previsti negli “standard di rendicontazione” (i principali sono quelli predisposti dal GRI – Global Reporting Initiative, dall’IIRC – International Integrated Reporting Council, dal SASB – Sustainability Accounting Standards Board);
- dialogo con gli investitori e con gli stakeholders: non essendo standardizzabili le informazioni relative alle PMI e contando molto il contesto di riferimento della singola realtà, è importante avere un dialogo diretto sia con gli investitori che con gli stakeholders per individuare i temi rilevanti e le informazioni da fornire.
Per quanto concerne le informazioni chiave da fornire nel report di sostenibilità, è importante che venga definita in modo sintetico, chiaro ed efficace la politica di sostenibilità indicando le strategie messe in atto, come l’impresa identifica e gestisce la sostenibilità, quali sono gli organi e le funzioni coinvolte, i sistemi di incentivazione nella remunerazione dei manager collegati agli obiettivi di sostenibilità.
Infine, per quanto riguarda il processo di formazione e i profili di governance, il report di sostenibilità viene redatto dagli amministratori affiancati, in assenza di adeguate competenze, da consulenti esterni e può essere pubblicato come parte integrante della relazione sulla gestione oppure come documento separato.