Amministrazione del personale
03 Agosto 2024
La Corte di Cassazione ha definitivamente reintegrato il vigile urbano di Sanremo al centro di una famosa controversia lavorativa, respingendo il ricorso dell’amministrazione e confermando la sentenza d’appello.
Una vicenda che offre spunti di riflessione sul rapporto tra procedimenti disciplinari e penali nel pubblico impiego.
Caso in breve – Un dipendente comunale, impiegato come vigile urbano, era stato licenziato per presunti allontanamenti dal posto di lavoro e falsificazione delle timbrature. Dopo una lunga battaglia legale, la Corte d’Appello aveva annullato il licenziamento, ordinando il reintegro del lavoratore. Il Comune aveva quindi presentato ricorso in Cassazione, ma senza successo.
Motivazioni della Suprema Corte – La Cassazione ha respinto tutti i motivi di ricorso presentati dal Comune. In primo luogo, ha confermato l’unitarietà del procedimento disciplinare, articolato in 2 fasi e concluso solo dopo l’esito del procedimento penale. Ha inoltre ribadito il principio secondo cui la sentenza penale di assoluzione ha effetto vincolante nel giudizio civile di impugnazione del licenziamento.
Coordinamento tra procedimenti – Un aspetto centrale della sentenza riguarda il necessario coordinamento tra il procedimento penale e quello disciplinare.