IVA

27 Dicembre 2024

Regole alla base dell’alternatività tra detrazione e rimborso dell’Iva

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 19.12.2024, n. 33373, si è pronunciata sull’alternatività tra la detrazione o compensazione e il rimborso dell’Iva, in raccordo con le relative condizioni di legge.

Sullo specifico tema la Cassazione ha ritenuto preliminarmente di sottolineare come il rimborso del credito d’imposta consista nella restituzione al contribuente di somme indebitamente versate o versate in misura superiore a quelle dovute e si concretizza in una posizione creditoria che può essere oggetto di una domanda di restituzione.

A chi ha erroneamente pagato è attribuita l’azione di ripetizione che, nel diritto tributario, si traduce nella possibilità di presentare l’istanza di rimborso, la cui disciplina si differenzia a seconda della natura delle imposte, periodica e non, dirette e indirette.

E mentre con riferimento alle imposte aventi natura periodica, il diritto di credito del contribuente viene a originarsi da una dichiarazione, anche in rettifica di quella precedente e può essere oggetto di una domanda di rimborso o può essere portato in detrazione o compensazione, con riferimento ad altre ipotesi necessita di una specifica istanza di rimborso.

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