Imposte dirette
08 Marzo 2024
La cura dimagrante dei modelli Redditi 2024 non ha prodotto grandi risultati. Nonostante le previsioni contenute nel D.Lgs. 1/2024 di un massiccio ridimensionamento dei modelli dichiarativi già a far corso da quelli utilizzabili per il periodo d’imposta 2023, le semplificazioni apportate si contano sulle dita di una mano.
Prima di tutto occorre evidenziare come le dimensioni della modulistica, per effetto di nuovi modelli e quadri non sono affatto diminuite. Anzi. I modelli Redditi 2024, nel complesso, crescono infatti di 2 pagine rispetto allo scorso anno. Il modello che aumenta di più è il Redditi 2024 PF che risente dell’impatto della flat tax incrementale e della modulistica strumentale per la gestione del nuovo concordato preventivo biennale.
Sono dunque poche le “vere” semplificazioni che si possono evidenziare scorrendo i modelli dichiarativi del 2024 approvati con vari provvedimenti direttoriali del 29.02.2024.
Il quadro che fa registrare le maggiori semplificazioni e riduzioni di informazioni richieste è il famigerato quadro RU relativo ai crediti d’imposta utilizzati dalle imprese. Qui si segnala infatti l’eliminazione della sezione dedicata al c.d. “Caro petrolio” e a quella relativa ai finanziamenti agevolati per sisma Abruzzo e Marche. Esce di scena anche il prospetto relativo al titolare effettivo (rigo RU150) che aveva fatto il suo debutto tra molte polemiche proprio nei modelli Redditi dello scorso anno.