Accertamento, riscossione e contenzioso

19 Luglio 2024

Reati tributari 231 e gestione del rischio fiscale  

L’adempimento collaborativo può essere un utile strumento per gestire al meglio il rischio fiscale. 

Introdotto con il D.Lgs. 128/2015, il regime di adempimento collaborativo è stato di recente ulteriormente rafforzato con il D.Lgs. 221/2023. In particolare, sono stati modificati al ribasso, e con differenziate decorrenze, i requisiti dimensionali per aderirvi (volume di affari o di ricavi) ed è stato introdotto un “regime opzionale” di adesione per le imprese non in possesso dei requisiti dimensionali richiesti (art. 7-bis D.Lgs. 128/2015).

In ordine al rischio fiscale, questo è da intendersi quale “rischio di operare in violazione di norme di natura tributaria ovvero in contrasto con i principi o con le finalità dell’ordinamento tributario”.

L’inclusione dei reati tributari tra le fattispecie presupposto della responsabilità amministrativa da illecito di cui al D.Lgs. 231/2001, al pari delle altre fattispecie 231, vedi ad esempio salute e sicurezza, ambientali, societari, ecc., comporta l’adozione e implementazione di procedure interne finalizzate a governare e gestire adeguatamente il rischio fiscale

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