Società e contratti

09 Maggio 2024

Rating di legalità: lo stato dell’arte

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) informa sul livello di diffusione del rating di legalità tra le imprese.

Con la Relazione annuale sull’attività svolta nel 2023 l’AGCM ha illustrato l’evolversi e l’andamento delle richieste del rating di legalità, istituto introdotto nel 2012 cui possono accedere le imprese che, nell’anno precedente alla richiesta, hanno realizzato un fatturato minimo di 2 milioni di euro e risultano iscritte nel Registro delle Imprese da almeno 2 anni.
La natura premiale del rating è individuabile nei benefici che l’impresa può conseguire con la sua attribuzione:

  • accesso agevolato ai finanziamenti pubblici e al credito bancario;
  • migliori punteggi nella partecipazione alle procedure ad evidenza pubblica.

Relativamente a quest’ultimo aspetto, all’operatore economico in possesso del rating di legalità il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023) riconosce una riduzione dell’importo della garanzia nelle procedure per l’affidamento di servizi e forniture (art. 106, c. 8, All. II.13) e prescrive che questo rientra tra i parametri di valutazione rilevanti per definire la “reputazione dell’impresa” (artt. 109 e 222, c. 7).

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