Diritto del lavoro e legislazione sociale
13 Aprile 2024
Tra le priorità, riduzione dell’orario di lavoro e potenziamento del welfare.
Meno lavoro, maggiore dinamicità del mercato lavoro. Sono queste le caratteristiche salienti del “nuovo paradosso italiano” in tema di lavoro e welfare ampiamente analizzato nel nuovo rapporto Censis- Eudaimon.
Secondo il rapporto Censis-Eudaimon, 2 occupati su 3 (67,7%) vorrebbero ridurre il tempo dedicato al lavoro in futuro. Analizzando i dati per fascia di età si riscontra che tale obiettivo è ambito dal 65,5% dei giovani e dal 66,9% dei lavoratori adulti; la percentuale si innalza ancora per la fascia over 50 per i quali ridurre l’orario dedicato al lavoro è un obiettivo per 7 occupati su 10 (69,9%). Ad oggi quasi un lavoratore su 3 (30,5%) dichiara di impegnarsi lo stretto necessario rifiutando, ove possibile, di svolgere lavoro straordinario, nonché le chiamate e le mail al di fuori dell’orario di lavoro stabilito e limitandosi a eseguire esclusivamente ciò che gli compete per le mansioni assegnate.
Per poco più di un occupato su 2 (52,1%) il lavoro influenza meno la sfera privata rispetto al passato perché ci si dedica ad altre attività e si hanno valori reputati più importanti. Esaminando i dati per fascia di età si osserva come il 54,2% dei giovani condivide tale opinione, percentuale che scende leggermente per gli adulti (50,1%) e per gli over 50 (52,6%). Il 28% degli occupati, inoltre, ha rinunciato a una posizione lavorativa maggiormente qualificata di quella attuale poiché la nuova sede di lavoro sarebbe stata troppo distante dalla propria abitazione.