Imposte dirette
20 Marzo 2024
A breve inizierà la nuova campagna 730/2024 ed è utile ribadire gli elementi di criticità che portano a controlli dell’Agenzia delle Entrate e a ritardi nell’erogazione dei rimborsi spettanti.
In attesa del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate indicante gli elementi di incoerenza che saranno utilizzati nei controlli della dichiarazione dei redditi modello 730/2024, probabilmente in uscita nel mese di giugno 2024, ripercorriamo le principali informazioni già note per affrontare la nuova campagna fiscale.
L’art. 5, c. 3-bis D.Lgs. 21.11.2014, n. 175, introdotto dall’art. 1, c. 949 L. 28.12.2015, n. 208 (legge di Bilancio 2016), prevede che “nel caso di presentazione della dichiarazione direttamente ovvero tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta e che presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate ovvero determinano un rimborso di importo superiore a 4.000 euro, l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli preventivi, in via automatizzata o mediante verifica della documentazione giustificativa, entro 4 mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine”.
L’ultimo atto riguardante il 730/2023 emanato dall’Agenzia delle Entrate è stato il provvedimento 9.06.2023, n. 203543. Riassumendo, le situazioni attualmente conosciute che possono fare scattare controlli preventivi saranno: