Amministrazione e bilancio

15 Marzo 2024

Posizione finanziaria netta secondo il recente orientamento Esma

L’articolo affronta in modo sintetico le nuove indicazioni in tema di posizione finanziaria netta secondo l’Orientamento n. 39, pubblicato dall’European securities and markets authority (Esma).

L’OIC 6 ha costituito per molto tempo il riferimento giuridico nazionale per il calcolo della PFN, nell’ambito dell’informativa societaria, per molteplici misurazioni aziendali. Il documento di prassi contabile ricalcava quanto previsto nella Comunicazione Consob del 2006 per le società quotate. Nel 2017 l’OIC 19 ha tuttavia sostituito l’OIC 6 (abrogato), senza riportare alcuna definizione di PFN, facendo quindi venir meno un parametro normativo di riferimento.

In questo contesto l’Orientamento n. 39 pubblicato dall’European securities and markets authority (Esma) il 4.03.2021 ha assunto grande rilievo anche in Italia, in quanto ha colmato il vuoto legislativo creatosi, tenuto conto che la stessa Consob ha dichiarato di conformare le proprie prassi di vigilanza all’orientamento internazionale.

Il documento Esma è diventato, quindi, a tutti gli effetti, un riferimento ufficiale per gli operatori chiamati a vario titolo a confrontarsi su questa grandezza.
La rappresentazione numerica proposta nel documento Esma è sostanzialmente la stessa rispetto a quanto previsto nello schema OIC 6.

Per quanto riguarda la liquidità, l’unica differenza è riferibile all’eliminazione della voce E “Crediti finanziari correnti”, confluita nella voce residuale C “Altre attività finanziarie correnti”.
Per quanto riguarda l’indebitamento, l’unica differenza riguarda invece la voce K, in cui vengono splittati i “Debiti commerciali” dagli “altri debiti non correnti”. Si tratta di debiti verso fornitori con una scadenza superiore a 12 mesi, che, pur avendo esegesi operativa, presentano una componente di natura finanziaria per i tempi di incasso non usuali.

Infine, sotto l’aspetto formale il nuovo prospetto presenta una differenza di tipo nominalistico. Non si parla più di “Posizione”, ma di “Indebitamento finanziario netto”. In passato, infatti, l’indicatore è stato oggetto di fraintendimenti, in quanto la PFN assume segno positivo a fronte di un debito (debiti finanziari superiori alle liquidità) e segno negativo quando invece la posizione finanziaria è a credito (giacenze di cassa superiori alle passività finanziarie). La nuova terminologia risulta, in questo modo, più chiara anche per interlocutori non specializzati.

La novità più importante del documento Esma riguarda, invece, la previsione di un apposito paragrafo, di natura descrittiva, successivo alla rappresentazione numerica, contenente informazioni in materia di “Indebitamento indiretto e soggetto a condizioni”, che viene definito come “qualsiasi obbligazione materiale che l’emittente potrebbe dover soddisfare in determinate circostanze”. L’obiettivo è dare una rappresentazione anche a quelle fattispecie rilevanti che non sono presenti in bilancio, ma comunque potenzialmente capaci di impattare in modo significativo sulla PFN.

Tra queste voci rientrano gli accantonamenti a bilancio per passività previdenziali come il TFR, garanzie bancarie concesse a terzi che potrebbero essere escusse, generando un improvviso assorbimento di liquidità, preliminari di acquisto che, una volta formalizzati in atti definitivi, comporteranno futuri pagamenti, oneri per penali di prossima ingiunzione, contratti di leasing che generano impegni finanziari oltre che economici.

Il documento, così articolato, nella sua parte contabile e descrittiva, consente pertanto di fornire ai terzi un’informativa completa ed esaustiva del principale driver, capace di determinare la struttura finanziaria di un’impresa.

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