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14 Settembre 2024

PNRR italiano: freno a mano tirato?

Preoccupazioni per la lentezza della spesa effettiva e segnali incoraggianti sul fronte dell’assegnazione dei fondi.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) italiano si trova in una situazione ambivalente, oscillando tra preoccupazioni per la lentezza della spesa effettiva e segnali incoraggianti sul fronte dell’assegnazione dei fondi. Questo dualismo emerge chiaramente dalla nuova relazione semestrale sullo stato di avanzamento del Pnrr, presentata dal durante la cabina di regia dei Ministeri competenti.

Stato della spesa e assegnazione dei fondi – Al 30.06.2024, la spesa effettiva del Pnrr ammonta a 51,36 miliardi di euro, solo 9,4 miliardi in più rispetto alla fine del 2023, quando si attestava a 42 miliardi. Questo dato evidenzia una crescita contenuta, nonostante gli obiettivi di spesa siano ben più ambiziosi, come indicato dall’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), che prevede uscite effettive per 40,27 miliardi entro la fine dell’anno per mantenere il ritmo necessario fino al 2026.

Tuttavia, la situazione appare più complessa se si considerano le assegnazioni dei fondi. Dei 194,42 miliardi di euro complessivi del Pnrr, ben 164,79 miliardi (l’85%) sono già stati destinati ai soggetti attuatori tramite bandi, avvisi e altre procedure. Inoltre, per 122,04 miliardi (il 92% delle risorse assegnate) sono state attivate le procedure necessarie e avviate gare per 111,62 miliardi (il 91% del totale attivato). Questi numeri suggeriscono che, sebbene la spesa attuale sia ancora bassa, essa potrebbe accelerare significativamente nei prossimi mesi.

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