Bandi, agevolazioni, bonus, contributi a fondo perduto
22 Settembre 2021
L’erogazione dei 191,5 miliardi per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è vincolata al soddisfacimento di 528 condizioni che il Governo ha concordato con l’UE.
L’Italia ha pattuito 528 condizioni in cambio dei 191,5 miliardi di euro del Pnrr. Si tratta di 214 “traguardi” (milestones) di natura qualitativa, e di 314 “obiettivi” (targets) di natura quantitativa; 51 condizioni dovranno essere realizzate già entro il 2021 e di queste, 5 traguardi erano da completare entro giugno e 4 entro settembre.
Le condizioni per giugno sono state tutte soddisfatte tranne il traguardo relativo all’investimento in “Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo”. Le 4 condizioni realizzate riguardavano invece l’entrata in vigore della legislazione relativa a:
Le condizioni previste per settembre devono invece essere ancora tutte completate, ma si tratta soprattutto di passi procedurali.
Le 42 condizioni da attuare tra ottobre e dicembre includono 2 obiettivi e 40 traguardi. I 2 obiettivi da realizzare sembrano facilmente raggiungibili:
Dei 40 traguardi previsti per il 4° trimestre, 16 si riferiscono a investimenti e 24 a riforme. I traguardi relativi agli investimenti, seppur numerosi, appaiono tutto sommato raggiungibili, visto che si tratta perlopiù di interventi di natura progettuale. Tra i 16 traguardi relativi agli investimenti, 10 prevedono l’adozione di atti legislativi propedeutici alla realizzazione degli investimenti stessi, e 4 la definizione di politiche d’investimento di fondi dedicati al turismo.
Discorso diverso vale per i traguardi associati alle riforme: sorge qualche dubbio che possano essere tutti completati entro l’anno.
Tra i traguardi relativi alle riforme orizzontali, i più difficili da conseguire sono quelli che riguardano le riforme del processo penale e civile. Un altro traguardo che potrebbe creare qualche difficoltà è quello che prevede l’approvazione di un’ulteriore legge delega per la riforma del quadro in materia d’insolvenza. I restanti 2 traguardi relativi a riforme orizzontali sembrano invece meno insidiosi: l’istituzione di un sistema di obiettivi per la pianificazione, l’esecuzione e il finanziamento dei progetti ricompresi nell’ambito del fondo complementare al Pnrr; l’adozione di un sistema di archiviazione per monitorare l’attuazione del Pnrr.
Tra i traguardi relativi alle riforme abilitanti, il più rilevante è l’entrata in vigore di tutte le leggi, i regolamenti e i provvedimenti attuativi per il sistema degli appalti pubblici. Il 2° traguardo riguarda l’entrata in vigore delle disposizioni legislative per la revisione della spesa pubblica. La 3^ misura sembra avere portata limitata, prevedendo solamente la pubblicazione di una relazione sulle possibili azioni per ridurre alcuni aspetti dell’evasione fiscale.
I 16 traguardi relativi alle riforme settoriali prevedono interventi mirati e quindi sulla carta più facili. Tuttavia, il volume della legislazione da approvare è impressionante.
La Commissione dovrà anche valutare (con un elevato grado di discrezionalità) la qualità delle riforme approvate in termini di corrispondenza con le caratteristiche concordate.
Infine, sono previste le riforme che il Governo intende iniziare quest’anno anche se non sono formalmente coperte da obiettivi per fine 2021. Le più importanti sono 2: la riforma fiscale che non è parte del Pnrr e la riforma della concorrenza.