Diritto del lavoro e legislazione sociale
05 Dicembre 2024
La Cassazione delinea il rapporto tra obblighi amministrativi e tutele per i lavoratori impegnati nell’assistenza a familiari con disabilità.
La sentenza della Corte di Cassazione 28.11.2024, n. 30628 ha definito un importante principio in materia di permessi retribuiti di cui all’art. 33 L. 104/1992. L’aspetto nodale attiene all’origine di tale diritto e alla sua durata, elementi subordinati alla corretta presentazione dell’istanza amministrativa e al permanere dei requisiti previsti.
La Corte ha definito il diritto come un’obbligazione continuativa che si consolida una volta presentata la richiesta formale, senza essere vincolata a un’autorizzazione preventiva. Tale orientamento pone in primo piano la tutela del lavoratore e il rispetto delle necessità di assistenza, minimizzando il peso di eventuali ostacoli burocratici.
Caso esaminato dalla Cassazione – La controversia riguardava un lavoratore accusato dall’Inps e dal datore di lavoro di avere usufruito dei permessi retribuiti senza rispettare correttamente la procedura prevista. Le contestazioni si basavano sulla presunta irregolarità formale della domanda amministrativa presentata e sull’assenza di un’autorizzazione preventiva. A seguito di queste accuse, la Corte d’Appello aveva disposto il recupero delle somme percepite dal lavoratore a titolo di permessi retribuiti.