Diritto del lavoro e legislazione sociale
15 Maggio 2024
Se il professionista ha alle spalle molti anni di versamenti, ma vi sono delle irregolarità contributive, ha comunque diritto alla pensione?
Accade spesso che il libero professionista, iscritto alla Cassa di categoria, si veda rigettare la domanda di pensione per irregolarità contributiva.
In molti, però, si domandano se la decisione della Cassa professionale sia legittima, laddove l’irregolarità sia di scarso rilievo. Ad esempio, può la Cassa professionale rigettare la domanda di pensione, in presenza di numerosi anni di ingenti versamenti, per pochi euro di debito contributivo?
La questione è tutt’altro che remota: si tratta, purtroppo, di una problematica della quale si prende contezza solo al momento del pensionamento, quando potrebbe essere troppo tardi per recuperare i contributi omessi, se caduti in prescrizione.
Bisogna osservare, a tal proposito, che in merito ogni Cassa ha una disciplina differente: alcuni enti previdenziali, come InarCassa (la Cassa degli ingegneri e degli architetti) richiedono la regolarità contributiva per accedere alla pensione; altri enti, come Cipag (la Cassa dei geometri), consentono il pensionamento anche in presenza di irregolarità, offrendo però la sola possibilità di ottenere il trattamento di vecchiaia calcolato con sistema contributivo, ed escludendo comunque totalmente dal calcolo gli anni con irregolarità, anche per differenze di pochi euro.