Diritto del lavoro e legislazione sociale
02 Gennaio 2025
La legge di Bilancio 2025 introduce rilevanti modifiche alle regole per l'accesso, evidenziando un approccio che punta a integrare la previdenza pubblica con quella complementare, ma con requisiti contributivi più severi.
Contesto normativo – La pensione anticipata contributiva, disciplinata dall’art. 24, c. 11 D.L. 201/2011 (Legge Fornero), è stata successivamente aggiornata dalla legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023) e ora dalla legge di Bilancio 2025.
Questa misura si rivolge principalmente ai lavoratori senza contribuzione antecedente il 31.12.1995, permettendo loro di anticipare il pensionamento rispetto all’età ordinaria prevista per la pensione di vecchiaia (67 anni).
A oggi, i principali requisiti per accedere a questa misura sono: età anagrafica minima di 64 anni; almeno 20 anni di contribuzione effettiva; finestra di attesa di 3 mesi; un importo minimo della pensione pari a 3 volte l’assegno sociale (1.603,23 euro lordi nel 2024); per le donne con un figlio, l’importo è pari a 2,8 volte l’assegno sociale, per le lavoratrici con più figli, il tetto minimo scende a 2,6 volte l’assegno sociale; l’assenza di contribuzione antecedente al 1996 o, in alternativa, aver optato per il computo presso la Gestione Separata (art. 3 D.M. 282/1996).
La pensione prevede un tetto massimo di ammontare pari a 5 volte il trattamento minimo (2.993,05 euro per il 2024), sino al compimento dell’età per la pensione di vecchiaia ordinaria (attualmente pari a 67 anni).