Paghe e contributi
09 Settembre 2024
La Corte di Cassazione conferma la validità della clausola di liquidazione anticipata di un'indennità in un patto di non concorrenza.
Contesto giuridico e decisione iniziale – La sentenza della Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, n. 23331/2024 ha stabilito un importante precedente in materia di patti di non concorrenza. Il caso ha origine da un ricorso presentato da un lavoratore che contestava la decisione della Corte d’Appello di Trieste, la quale aveva confermato la sentenza di primo grado. In primo luogo, il Tribunale aveva respinto la richiesta del lavoratore di ricevere l’indennità per il patto di non concorrenza solo al termine del rapporto di lavoro, accettando invece la posizione della società datrice di lavoro che aveva optato per una liquidazione anticipata dell’importo, legandolo alle provvigioni.
La Sezione Lavoro della Corte di Cassazione ha affrontato questa controversia, confermando la legittimità della clausola contrattuale in questione. Il pagamento anticipato dell’indennità, anche quando associato alle provvigioni, è stato ritenuto valido e conforme alle normative vigenti. Questa decisione rappresenta un importante sviluppo, poiché offre alle aziende la possibilità di strutturare in modo più flessibile gli accordi con i dipendenti, anticipando i pagamenti e garantendo allo stesso tempo il rispetto del patto di non concorrenza.