IVA
03 Giugno 2024
La riforma dei reati tributari prevede una revisione delle sanzioni amministrative e penali secondo criteri di predeterminazione e proporzionalità rispetto alla gravità dei comportamenti: analizziamo le novità più rilevanti ai fini Iva.
Il Consiglio dei Ministri del 24.05.2024 ha approvato in via definitiva il D.Lgs. recante una revisione organica del sistema sanzionatorio tributario; il decreto, in attuazione dell’art. 20, L. 9.08.2023, n. 111 (legge delega), prevede diverse novità riguardanti le sanzioni amministrative e penali collegate alle omissioni commesse dai contribuenti. Ai fini che qui ci interessano, analizziamo le novità in ambito Iva.
Vengono in primo luogo prolungati i termini previsti per la configurazione del reato di omesso versamento Iva, introducendo alcune esimenti. L’attuale art. 10-ter D.Lgs. 74/2000 stabilisce che è punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni chiunque non versa, entro il termine per il versamento dell’acconto relativo al periodo d’imposta successivo, l’imposta sul valore aggiunto dovuta in base alla dichiarazione annuale, per un ammontare superiore a 250.000 europer ciascun periodo d’imposta.
Con la nuova formulazione della norma, viene previsto un differimento della data di consumazione del reato al 31.12 dell’anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale Iva. Esemplificando, con riferimento all’Iva annuale 2024, si passa dal precedente termine del 27.12.2025 (acconto del periodo d’imposta successivo) al 31.12.2026.