Imposte dirette

23 Ottobre 2024

Nemmeno post riforma il regime fiscale degli immobili pare coerente

Il regime fiscale degli immobili rispetto al reddito di lavoro autonomo continua a perpetuare manifeste incongruenze che appaiono contrarie al principio costituzionale della ragionevolezza (art. 3 Cost.).

Allo scopo di agevolare la rappresentazione dell’indicata incoerenza fiscale si scansionano i vari passi testuali dell’art. 6 del D.Lgs. approvato dal Consiglio dei Ministri il 30.04.2024 (non ancora in vigore) all’art. 54-quinquies:

– “La deduzione dei canoni di locazione di locazione finanziaria di beni strumentali è ammessa in caso di beni immobili per un periodo non inferiore a 12 anni”;

– “Per gli immobili utilizzati promiscuamente acquisiti mediante locazione finanziaria è deducibile un importo pari al 50% del relativo canone a condizione che il contribuente non disponga nel medesimo Comune un altro immobile adibito esclusivamente all’esercizio dell’arte o della professione”;

– “Le spese relative all’ammodernamento, ristrutturazione e manutenzione straordinaria di immobili sono deducibili in quote costanti nel periodo d’imposta in cui sono sostenute e nei 5 successivi”;

– “Le spese relative all’ammodernamento, ristrutturazione e manutenzione straordinaria di immobili utilizzati promiscuamente sono deducibili per un importo pari al 50% in quote costanti nel periodo d’imposta in cui sono sostenute e nei 5 successivi”.

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