Mobilità sostenibile per il tragitto casa-lavoro

I servizi di mobilità sostenibile per il tragitto casa-lavoro, compreso l’utilizzo dell’app, possono rispondere alle finalità di “utilità sociale” individuate dall’art. 100, c. 1 del Tuir e dunque rientrare nell’ambito di applicazione dell’art. 51, c. 2, lett. f) del Tuir. Con questa risposta all’interpello 21.03.2024, n. 74 l’Agenzia delle Entrate agevola le azioni intraprese dai datori di lavoro, anche di non grandi dimensioni, per favorire la mobilità casa-lavoro dei propri dipendenti, inquadrabile nel più ampio programma “mobility management” che riserva la propria attenzione ai datori di lavoro con oltre 100 dipendenti.

Nel caso in esame, il datore di lavoro chiede se l’utilizzazione dei servizi di mobilità indicati nell’istanza, forniti alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti, possa rientrare tra le iniziative di welfare escluse da imposizione fiscale ai sensi dell’art. 51, c. 2, lett. f) del Tuir.

In particolare, i servizi di mobilità sostenibile a cui potranno accedere i dipendenti per percorrere il tragitto casa-lavoro-casa sono i seguenti:

• carsharing relativamente all’uso di soli veicoli con motore elettrico;
• ricarica elettrica di autovetture o motoveicoli;
• bikesharing;
• scootersharing relativamente all’uso di soli veicoli con motore elettrico;
• monopattino elettrico;
• utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico locale (biglietto singolo o abbonamento a treno, metro, bus, traghetti, ecc.).