Diritto del lavoro e legislazione sociale

06 Settembre 2024

Maxisanzione per lavoro nero

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha aggiornato la “guida” per l’applicazione del regime sanzionatorio adottabile qualora in sede ispettiva si riscontri la gestione scorretta dei rapporti di lavoro.

Talvolta per una scarsa conoscenza delle regole, oppure al fine di eludere le disposizioni in materia di lavoro subordinato, è un dato di fatto che capiti che forme di lavoro del tutto lecite siano utilizzate in modo improprio, senza un’adeguata valutazione delle conseguenze di un uso inappropriato delle stesse.

Per questo, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha aggiornato la “guida” per l’applicazione del regime sanzionatorio adottabile qualora in sede ispettiva si riscontri la gestione scorretta dei rapporti di lavoro, in particolare quando le inosservanze manifestino la non genuinità del rapporto di lavoro enunciato e la volontà di sottrarlo a possibili controlli.

Alla nota n. 1556/2024 è allegata la guida all’applicazione della “maxisanzione”, redatta alla luce delle novità introdotte dal D.L. 19/2024 convertito nella L. 56/2024, che esamina le diverse tipologie di lavoro che possono mascherare l’effettiva subordinazione ed essere, quindi, soggetti all’applicazione della c.d. “maxisanzione” per lavoro nero. Fondamentale a questo fine è la trasmissione o meno della Comunicazione obbligatoria (CO) al Centro per l’impiego, adempimento che se disatteso costituisce, di per sé, prodromo di lavoro nero.

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