Diritto del lavoro e legislazione sociale
17 Gennaio 2025
La Suprema Corte ribadisce nell’ordinanza 7.01.2025, n. 172 i principi sulla fiducia tra datore di lavoro e dipendente, sottolineando l’importanza della lealtà nel rapporto professionale.
Un dipendente è stato licenziato per giusta causa dopo aver presentato un certificato medico falso per giustificare un’assenza ingiustificata. L’azienda, a seguito di verifiche interne, ha ritenuto che la condotta del lavoratore avesse violato irreparabilmente il rapporto fiduciario. Oltre al certificato falsificato, al dipendente erano state contestate altre azioni gravi, tra cui assenze non comunicate, un abbandono del posto di lavoro e un comportamento offensivo nei confronti di un collega.
La Corte d’Appello di Venezia aveva già ritenuto legittimo il licenziamento, evidenziando come anche un singolo episodio di tale gravità fosse sufficiente per interrompere il rapporto di lavoro.
Motivi del ricorso in Cassazione – Il lavoratore ha presentato ricorso in Cassazione basandosi su 5 motivi principali, tra cui la presunta violazione delle norme sulla prova testimoniale, l’errata valutazione della genuinità del certificato medico e l’interpretazione delle norme contrattuali collettive.