Diritto del lavoro e legislazione sociale

19 Agosto 2024

Licenziamento impugnato tramite PEC con allegato word

Con l’ordinanza 8.07.2024, n. 18529 la Cassazione conferma la validità dell’impugnativa al licenziamento inviata mediante Pec, con allegato word. Analizziamo perché.

È valida l’impugnazione stragiudiziale del licenziamento se il legale del lavoratore invia una Pec al datore con la comunicazione allegata in formato word, senza apporvi la firma digitale: qualunque modalità comunicativa riconducibile a un atto scritto, che consenta di comunicare l’intenzione di agire contro il provvedimento di licenziamento e che sia riferibile al lavoratore, è caratterizzato da un profilo di legittimità. Pertanto, l’invio della copia di un documento provvisto di firma olografa non risulta necessario e a stabilirlo è la Corte di cassazione civile, sez. lavoro, nell’ordinanza 8.07.2024, n. 18529.

Nel caso in parola, il ricorso proposto dal lavoratore è stato accolto dopo il parere negativo dei primi 2 gradi di giudizio: secondo la Cassazione, infatti, non è possibile dichiarare la decadenza dall’impugnazione in relazione al fatto che l’impugnativa del licenziamento avveniva mediante documento in formato word, allegato alla Pec del legale, privo di sottoscrizione sia dell’interessato, sia del difensore.

A parere della Cassazione, a rendere valida l’impugnativa è uno dei seguenti requisiti, presenti anche alternativamente:

  • firma digitale oppure elettronica qualificata o avanzata del lavoratore ovvero del difensore;
  • attestazione di conformità di un notaio o di un altro pubblico ufficiale;
  • atto formato in origine su supporto analogico nel rispetto delle regole AGID, l’Agenzia per l’Italia digitale.

Le caratteristiche come sopra descritte derivano dalle disposizioni di AGID, che definiscono le caratteristiche che rendono valido ai fini legali un documento.

A tal proposito, in relazione alle modalità di digitalizzazione del dato, giova ricordare che è sempre possibile apporre la firma autografa direttamente sul documento stampato. Una volta firmato e scansionato, deve essere inviato al destinatario tramite PEC o Raccomandata A/R. La firma, così apposta, ha pieno valore legale.

Pertanto, mai usare la scansione della firma: infatti, la scansione della firma “incollata” sui documenti non ha alcun valore legale, perché potrebbe essere modificata o contraffatta in qualsiasi momento, senza possibilità di verifica.

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