Amministrazione e bilancio
22 Luglio 2024
La Cassazione ribadisce l'importanza per il datore di lavoro di dimostrare l'impossibilità di ricollocare il lavoratore in mansioni alternative prima di procedere al licenziamento per giustificato motivo oggettivo.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione, sezione lavoro, ha affrontato il tema del licenziamento per giustificato motivo oggettivo, evidenziando l’importanza dell’obbligo direpêchage da parte del datore di lavoro. La sentenza 10.07.2024, n. 18904 ha stabilito che il licenziamento è illegittimo se il datore di lavoro non ha dimostrato l’impossibilità di ricollocare il lavoratore in mansioni alternative, anche inferiori, presenti nell’organico aziendale.
Caso in esame – Il contenzioso lavorativo ha visto contrapposti un lavoratore e una società S.R.L. in merito alla legittimità di un licenziamento. La controversia nasce dalla chiusura del reparto di produzione compositi, considerata dall’azienda un giustificato motivo oggettivo per il licenziamento del dipendente.