Diritto del lavoro e legislazione sociale
07 Giugno 2024
Sentenza rivoluzionaria della Corte Suprema: per i dirigenti, il venir meno della fiducia è sufficiente per la legittimità del recesso, anche senza una giusta causa. Vediamo quali saranno i cambiamenti nei rapporti di lavoro.
La recente ordinanza 9.05.2024, n. 12727 della Corte di Cassazione, Sezione lavoro, segna una svolta significativa nella disciplina dei licenziamenti dei dirigenti.
Secondo la Suprema Corte, infatti, il licenziamento di un dirigente può essere considerato giustificato anche in assenza di una situazione di particolare gravità, bastando il semplice venir meno del rapporto fiduciario con il datore di lavoro.
Caso esaminato – La vicenda riguardava il dirigente di una società di trasporti abruzzese licenziato nel marzo 2016.
Sia il Tribunale di Lanciano che la Corte d’Appello dell’Aquila avevano dichiarato il licenziamento illegittimo per violazione dell’art. 7 dello Statuto dei Lavoratori, pur riducendo l’entità del risarcimento dovuto al dirigente.
Decisione della Cassazione – La Corte di Cassazione, chiamata a pronunciarsi sul ricorso del dirigente, ha ribaltato la prospettiva.
Pur confermando l’illegittimità procedurale del licenziamento, i giudici hanno rilevato che il recesso era giustificato dal comportamento del dirigente.