Diritto del lavoro e legislazione sociale
14 Maggio 2024
La Corte di Cassazione stabilisce che la comunicazione del licenziamento può avvenire nel verbale di conciliazione, semplificando le procedure.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 22.04.2024 n. 10734, ha affrontato una questione fondamentale riguardante la corretta procedura di comunicazione del licenziamento ai lavoratori.
La sentenza, emessa dalla Sezione Lavoro, ha analizzato un caso di contenzioso tra un dipendente e il suo datore di lavoro, gettando luce su importanti aspetti legali e sostanziali.
Il contesto – La vicenda trae origine nel 2015, quando un’azienda decise di porre termine al rapporto di lavoro con una propria dipendente, licenziandola. Un atto che avrebbe dato il via a un articolato contenzioso giudiziario. Nella fase iniziale, il Tribunale adito ha accolto le istanze della lavoratrice, impugnando il licenziamento aziendale.
Questo primo verdetto sembrava aprire uno spiraglio a favore delle ragioni della ricorrente. Tuttavia, il successivo grado di giudizio ha ribaltato parzialmente tale scenario: la Corte d’Appello di Catania, riformando in parte la sentenza di prime cure, ha dichiarato risolto il rapporto di lavoro.
Di fronte a questo revirement giurisprudenziale, la lavoratrice non si è data per vinta, ricorrendo in Cassazione al fine di contestare la decisione d’appello.