ETS ed Enti non commerciali

24 Febbraio 2025

Legge di Bilancio 2025: novità per beneficiari di contributi pubblici

I commi 857 e 858 delineano un quadro di nuove responsabilità per gli organi di controllo e stringenti limitazioni sulle spese per beni e servizi da parte degli enti beneficiari.

Maggiori compiti per gli organi di controllo (c. 857) – Il comma 857 prevede che gli organi di controllo di società, enti, organismi e fondazioni che beneficiano di contributi statali significativi assumano un ruolo centrale nella verifica dell’uso corretto di tali risorse. La significatività del contributo sarà definita tramite un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), proposto dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, che dovrà essere adottato entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge. Questo decreto sarà cruciale per determinare quali contributi rientrano nell’ambito della norma, considerando fattori come l’entità economica, la natura del contributo (diretto, indiretto) e l’impatto sul bilancio dello Stato o dell’ente beneficiario.

Obblighi degli organi di controllo – Gli organi di controllo, anche in forma monocratica, saranno tenuti a:

– accertare che le risorse siano state impiegate nel rispetto delle finalità previste; pertanto, gli organi di controllo sono incaricati di assicurare che i contributi statali siano utilizzati in conformità con le finalità per cui sono stati concessi. Questo include la verifica di documenti, contratti, e qualsiasi altra prova che attesti l’uso corretto delle risorse;

– redigere una relazione annuale sulle verifiche effettuate, da trasmettere al MEF. Questa relazione rappresenta uno strumento cruciale per garantire trasparenza e accountability nei confronti dello Stato e dei cittadini. Questa relazione dovrà includere le verifiche effettuate, eventuali irregolarità riscontrate, raccomandazioni per miglioramenti e qualsiasi altra informazione rilevante per assicurare un uso adeguato dei fondi pubblici.

Limiti alle spese per beni e servizi (c. 858) – Il comma 858 introduce misure di contenimento della spesa per i soggetti che ricevono contributi statali significativi. Dal 1.01.2025, tali enti dovranno rispettare un limite di spesa per l’acquisto di beni e servizi, calcolato sulla media delle spese analoghe sostenute negli esercizi finanziari 2021, 2022 e 2023. Questo limite è stato concepito per prevenire l’aumento indiscriminato dei costi operativi post-finanziamento, garantendo che i contributi statali non diventino un pretesto per inflazionare le spese.

Ambito di applicazione e finalità – Questa misura, già introdotta per le amministrazioni pubbliche con la legge di Bilancio 2020, viene ora estesa a soggetti privati che ricevono contributi statali rilevanti, tra cui società, fondazioni e organismi similari. La vastità di questo ambito riflette un approccio inclusivo alla vigilanza, assicurando che tutte le entità che beneficiano di risorse pubbliche siano soggette a un controllo rigoroso, indipendentemente dalla loro forma giuridica o settore di attività.

Modalità di calcolo – Il limite di spesa non riguarda esclusivamente le voci direttamente collegate al contributo ricevuto, ma interessa anche altre categorie del conto economico o del rendiconto gestionale, come il conto economico (Voci B6, B7 e B8) e il rendiconto gestionale (Voci A1, A2, A3, B1, B2, B3, E1, E2 e E3).

Per le fondazioni lirico-sinfoniche e i teatri di tradizione, gli anni di riferimento per il calcolo della media sono limitati al 2022 e al 2023, tenendo conto delle particolari esigenze e dinamiche di spesa di questi enti.

Implicazioni operative – Le nuove disposizioni comportano una serie di sfide e responsabilità aggiuntive per i soggetti interessati e i loro organi di controllo:

– adeguamento organizzativo. Gli enti beneficiari dovranno dotarsi di sistemi contabili e di monitoraggio adeguati a garantire il rispetto delle norme;

– trasparenza e rendicontazione. La redazione della relazione annuale da parte degli organi di controllo rappresenta un impegno significativo, con la necessità di documentare in modo dettagliato le verifiche effettuate.

Conclusioni – Le norme introdotte rappresentano un passo avanti verso una gestione più trasparente e responsabile dei fondi pubblici. Tuttavia, la loro implementazione richiederà un significativo impegno da parte degli enti beneficiari e degli organi di controllo. La collaborazione tra il MEF, gli organi di controllo e i soggetti destinatari dei contributi sarà fondamentale per garantire il rispetto delle disposizioni e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. In un contesto in cui l’uso efficiente delle risorse pubbliche è sempre più cruciale, tali misure costituiscono un’occasione per consolidare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni e rafforzare la cultura della responsabilità nella gestione del denaro pubblico.

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