Consulenza aziendale, commerciale e marketing
22 Aprile 2024
Quando si fa business, prima si devono stabilire quali sono i propri obiettivi e poi si deve diventare una guida, prima di sé stessi e poi degli altri.
Non basta dare ottimi prodotti al giusto prezzo, un buon servizio e con una buona relazione per accontentare i clienti? Certo, se non ci fossero i concorrenti. Ma la concorrenza non è l’unico ostacolo se, invece di prodotti materici e visibili, vendete servizi. In questo caso, dove la comunicazione è basilare in quanto il cliente basa le sue scelte su promesse e fiducia, ecco che la capacità di essere un punto di riferimento fa la differenza in un mercato saturo di informazioni, offerte e promesse.
I clienti non scelgono più solo in base al prezzo o alle caratteristiche tangibili del servizio, ma cercano anche una connessione emotiva e un rapporto di fiducia con il fornitore. Essere percepiti come un punto di riferimento non è solo una strategia di marketing, ma è indispensabile per perseguire il proprio business con successo. Essere il leader di qualcuno non significa solo fornire un servizio superiore, ma anche guidare e diventare il punto di riferimento nel proprio settore.
Mi ricordo che, quando iniziai a fare business (prodotto innovativo per l’Italia sulle tecniche di apprendimento rapido), avevo 24 anni e per me era una novità cercare i clienti. Sarà stata l’inesperienza unita alla giovane età, ma entrando timidamente, piano piano, il business non decollava. È bastata una intervista a Gente Money, che ha richiamato altre interviste che mi qualificavano come un “leader”, per aumentare esponenzialmente le richieste dal mercato.