Amministrazione e bilancio
28 Novembre 2023
I rimborsi delle spese sostenute dagli amministratori per le trasferte: forfettario, misto, analitico.
Quando l’amministratore della società effettua delle trasferte fuori dal territorio del Comune dove si trova la sede di lavoro, gli può essere riconosciuto un rimborso con 3 possibili modalità alternative:
Il rimborso forfettario implica che sono escluse dal reddito dell’amministratore le indennità, al netto delle spese di viaggio e trasporto, fino a:
La parte eccedente tali importi concorre a formare il reddito.
Il rimborso misto, ossia quando viene corrisposto il rimborso analitico delle spese di vitto e alloggio e un’indennità di trasferta, può prevedere:
Infine, il rimborso analitico prevede che i rimborsi di vitto, alloggio, trasporto e viaggio (anche indennità chilometriche) non concorrono a formare il reddito di lavoro dell’amministratore, mentre i rimborsi per altre spese non concorrono a formare il reddito nel limite giornaliero di:
In capo all’impresa, i rimborsi forfettario e misto sono interamente deducibili, mentre i rimborsi analitici lo sono nel limite di 180,76 euro al giorno per le trasferte effettuate in Italia e di 258,23 euro al giorno per quelle effettuate all’estero. Questi limiti non comprendono le spese per i biglietti aerei o per i taxi, poiché trattasi di spese di viaggio e non di vitto e alloggio.