Diritto del lavoro e legislazione sociale
29 Ottobre 2024
La Corte di Cassazione ribadisce che è il lavoratore a dover dimostrare l’avvenuto pregiudizio in relazione alle previsioni contrattuali.
L’onere della prova ricade sul lavoratore – Con l’ordinanza 15.10.2024, n. 26756 la Corte di Cassazione ha confermato un principio fondamentale in materia di rapporti di lavoro subordinato: il lavoratore che intende far valere un diritto in relazione a presunte violazioni delle previsioni contrattuali, come nel caso di retribuzioni inferiori a quelle pattuite, deve provare il pregiudizio subito.
Ciò si evince dalla pronuncia che ha visto coinvolto un lavoratore dipendente, il quale aveva richiesto il pagamento di differenze retributive per lavoro prestato durante le domeniche e i giorni festivi.
L’ordinanza fa chiarezza su un punto centrale: non basta la mera affermazione di un diritto leso, ma è necessaria una prova chiara e documentata dell’avvenuta violazione. La decisione riprende quanto già affermato dalla Corte d’Appello, che aveva rigettato il ricorso del lavoratore, sottolineando la mancanza di prova rispetto a una presunta retribuzione inferiore rispetto a quanto previsto.