Società e contratti

27 Gennaio 2025

La congruità dei compensi degli amministratori è sindacabile dal Fisco

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 16.01.2025, n. 1051, si è pronunciata sul potere dell’Amministrazione Finanziaria di sottoporre a verifica valutativa l’entità e la congruità del compenso degli amministratori.

Per la Cassazione, l’Amministrazione Finanziaria partecipa alla valutazione della congruità dei costi e dei ricavi esposti nel bilancio e nelle dichiarazioni, anche in assenza di irregolarità nella tenuta delle scritture contabili o di vizi negli atti giuridici d’impresa, con la possibilità di negare la deducibilità di un costo ritenuto insussistente o sproporzionato, non essendo l’Ufficio vincolato ai valori o ai corrispettivi indicati nelle delibere sociali o in contratti (nel medesimo senso anche Cassazione, sentenza n. 9497/2008).

La Cassazione, in discontinuità però con il suo precedente orientamento, ritiene che rientri nei normali poteri dell’Ufficio la verifica dell’attendibilità economica delle rappresentazioni esposte nel bilancio.

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